
Le camicie, Alessandro Gherardi, ha imparato ad amarle fin dai primissimi anni Settanta quando, fresco di diploma, affronta l’avventura della vita trovando un lavoro nel piccolo paese in cui è nato, Pieve Santo Stefano, in provincia di Arezzo. Una promessa di fedeltà a un angolo di Toscana nel cuore dell’Italia centrale, circondato dai boschi e lambito dalle acque del Tevere. Figlio di un tagliaboschi, Alessandro Gherardi la natura dei suoi luoghi ce l’ha nel sangue. Oggi, come ieri, ama andare a funghi con il suo pastore tedesco, godersi la casa, curare il grande giardino, gustare il buon vino locale. Sono le piccole, grandi soddisfazioni di un uomo che si muove a suo agio nel panorama della moda internazionale, tra Italia, Europa, Stati Uniti, Corea e Giappone.
Un imprenditore illuminato, che mantiene ben saldo il legame con il passato e le tradizioni della terra di origine: le radici che daranno vigore alle sfide di domani.
Non era scontato che Alessandro Gherardi riuscisse in così poco tempo a creare un polo di riferimento della camiceria maschile, producendo per le griffes di punta del menswear e dando slancio al suo marchio, protagonista sugli scaffali delle boutique più prestigiose nel mondo. Una sfida vinta grazie al perfetto equilibrio raggiunto tra artigianato ed alta tecnologia.
«Il primo passo è stato dare priorità all’aspetto umano – rivela -. Ho contattato le vecchie sarte e ricamatrici del paese a cui ho affidato il compito di tramandare la loro arte al nostro personale, affinché il loro patrimonio preziosissimo di conoscenze artigianali potesse portare linfa vitale nei nostri laboratori».
Oggi in azienda c’è una componente di manualità che rappresenta un asset unico, garantita da persone che a mano cuciono la camicia nei passaggi fondamentali: asole, applicazione bottoni e ribattiture.
In parallelo Alessandro Gherardi ha investito in strumenti all’avanguardia: «Quando è possibile privilegiamo i macchinari italiani, oppure ci affidiamo alle eccellenze internazionali. Come nel caso della Toyota, che con la nostra collaborazione ha realizzato il magazzino automatico, interamente computerizzato e climatizzato: un capolavoro di ingegneria informatica». Una vetrata, in azienda, lo separa dal reparto in cui lavorano le sarte, a sottolineare la peculiarità di un’impresa in cui la tradizione sposa l’innovazione e dove il passato va a braccetto con il futuro. Il tutto con il suggello imprescindibile di una produzione made in Italy al 100%.
Oggi la Gherardi produce e spedisce in tutto il mondo oltre 500.000 camicie all'anno: 250.000 con i nostri marchi, 50.000 come M.t.M. e 200.000 come etichetta privata per i più esclusivi marchi di moda europei. Ogni camicia è un pezzo d'arte e noi siamo i Maestri.